A Common European Framework of Reference for Health and Sustainability. 


Concluso il progetto Erasmus+: "Un quadro di riferimento europeo comune per la salute e la sostenibilità - visione o realtà necessaria?" 


Nonostante la pandemia da Covid-19, possiamo oggi guardare indietro a un progetto internazionale di successo. 

Italia, Germania, Ungheria, Finlandia e Polonia: grazie all'impegno degli insegnanti in tutte le scuole del consorzio, alla flessibilità dei partecipanti (insegnanti, studenti, genitori, amministratori scolastici) e alla possibilità di estendere il progetto, possiamo dirci soddisfatti di un percorso condiviso stimolante e altamente educativo che pur avendo attraversato momenti di grande difficoltà, non si è mai discostato dal contenuto di progetto pianificato, dando ancora più valore ai risultati raggiunti.


Ecologia e sostenibilità sono elementi sempre più importanti nel curriculum scolastico.

Attraverso il progetto europeo appena concluso, il team internazionale ha perseguito due domande principali attorno a queste tematiche, indagandole attraverso ricerche, attività tematiche e mobilità nei paesi partner:


1. "Nutrizione sostenibile: stagionale e regionale - l'unico modo per un futuro sano?". Buone pratiche alimentari possono garantire la salute a lungo termine del nostro pianeta, della società e dell'economia?Minimizzando l'impatto ambientale e promuovendo il sostegno alle economie locali e la riduzione degli sprechi alimentari si potrebbero soddisfare le esigenze attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di fare lo stesso?


2. "Salute olistica e sostenibile: sport ed esercizi - parti dell'impronta ecologica?". La pratica di vari sport può influenzare e danneggiare in larga misura la natura circostante: si producono rifiuti e inquinamento acustico, rendendo necessarie infrastrutture aggiuntive. Questo ha effetti negativi sulle persone e sulla natura. Le nuove generazioni si preoccupano di praticare sport in modo compatibile con la natura?


I risultati hanno risposto alle domande, anche grazie allo scambio e alla discussione con i rappresentanti della Commissione Europea a Bruxelles, ultima tappa di progetto. 


A partire da novembre 2020, gran parte degli incontri tra i partner si è svolta online a causa delle costrizioni pandemiche. Nel corso di diversi giorni, studenti e insegnanti hanno continuato a lavorare presentando le loro idee e facendo piani. Oltre agli obiettivi relativi ai contenuti, l’intento era quello di familiarizzare tra studenti e creare una consapevolezza dei diversi prerequisiti e delle condizioni utili ad una vita sostenibile per quanto riguarda la nutrizione e lo sport. 


Divenuto evidente che nei mesi a seguire viaggiare non sarebbe stato possibile, il primo scambio sul tema " Nutrizione sostenibile: stagionale e regionale - l'unico modo per un futuro sano?" è stato preparato intensamente e organizzato attraverso riunioni online. Gli studenti di tutte le scuole partner hanno studiato i tratti salienti del tema, indagando quali norme esistano per identificare il cibo sostenibile nei rispettivi paesi. Allo stesso modo, hanno mappato luoghi dove acquistare cibo sostenibile nelle vicinanze (rivenditori, ristoranti, fattorie...). 


Attraverso questo lavoro preliminare, gli insegnanti con gli studenti hanno sviluppato i programmi per la settimana di scambio nell'ottobre 2022. In tutti i paesi sono stati visitate aziende, mercati ed esperti per saperne di più sulla produzione e sul commercio di alimenti prodotti in modo sostenibile. Anche in questo caso è diventato chiaro che oltre a impartire conoscenze e creare consapevolezza attorno a questo problema, tutti i partecipanti sono stati felici di ristabilire di persona i contatti sociali e respirare di nuovo la libertà. 

Tutti i risultati e le esperienze sono stati registrati in video-documentari per ogni paese.


E’ stato poi pianificato il secondo scambio per Marzo 2023 attorno all’altra domanda di ricerca: "Salute olistica e sostenibile: sport ed esercizi - parti dell'impronta ecologica?". I team dei rispettivi paesi hanno nuovamente preparato mappe su cui sono stati documentati gli impianti e i rivenditori di attrezzature sportive nelle rispettive regioni. Durante lo scambio, sono state visitate strutture sportive, intervistati esperti, professionisti e atleti sul tema della sostenibilità e, con l'aiuto degli insegnanti delle rispettive scuole, è stato sviluppato un programma di attività sportive, praticate con gruppi di studenti. Ancora una volta, durante questo scambio tutti i risultati sono stati documentati con video.


A seguire, le squadre nazionali hanno preparato la riunione finale a Bruxelles. Oltre alla visita delle istituzioni della Commissione Europea, sono state preparate discussioni con due parlamentari (Niclas Herbst e Rasmus Andresen). Gli studenti hanno presentato i loro risultati (sotto forma di video) ai politici e hanno parlato con loro delle possibilità esistenti per sviluppare un impegno verso l'alimentazione sostenibile e la sostenibilità nello sport a livello europeo. 


I risultati più importanti durante il progetto sono stati il forte senso comunitario sviluppato e la sensibilità attorno al tema della sostenibilità nello sport e nella nutrizione. È stato evidente che, politicamente e culturalmente, esistono conoscenze e abitudini molto differenti su questi argomenti nei rispettivi paesi. Gli studenti si sono resi conto che il desiderio di una vita sostenibile potrebbe essere ostacolato dalla mancanza di risorse finanziarie e che come consumatori devono mantenere un forte spirito critico verso tutte le aziende che creano le proprie etichette "green". L'avvio di processi di riflessione all'interno dei team di lavoro durante le varie attività in loco ha aumentato la consapevolezza della necessità di sostenibilità nella vita in generale. Ha anche generato comprensione del fatto che per questioni culturali, politiche e finanziarie dei diversi paesi, la sostenibilità è certamente auspicabile, ma in alcuni casi complessa da raggiungere.

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